venerdì 30 settembre 2011

CONSERVAZIONE DEGLI ORTAGGI MEDIANTE CONGELAZIONE


Il congelatore è un elettrodomestico molto diffuso e presente in tutte le abitazioni. E’ un elettrodomestico molto importante quando si ha la possibilità di coltivare l’orto e di conservare parte della produzione eccessiva al momento del raccolto, un altro importante motivo della congelazione e dato dalla possibilità di conservare prodotti acquistati nel periodo di basso costo, per un utilizzo nelle stagioni successive.   
LE REGOLE PER LA CORRETTA CONGELAZIONE
1)   Molti ortaggi, al contrario di quelli di IV gamma, devono essere preventivamente sottoposti a scottatura.
2)   L’abbassamento della temperatura nel congelatore deve essere il più rapido possibile.
3)   È consigliabile congelare il più rapidamente possibile gli ortaggi dopo la raccolta, a meno che non si vogliano conservare i legumi secchi.
4)   Utilizzante solo i prodotti prelevati allo stadio ottimale di maturazione o addirittura, nel caso di alcuni, a uno stadio leggermente arretrato di sviluppo, perché solo così saranno teneri e di eccellenti caratteristiche organolettiche al momento del consumo.
La scottatura
La congelazione deve essere preceduta per molti ortaggi dal trattamento di scottatura o bollitura (detta in termine tecnico blanching) che ha lo scopo di inattivare gli enzimi e di provocare un aumento della consistenza in seguito all’eliminazione dell’aria contenuta all’interno dei tessuti che è uno dei fattori di alterazione del prodotto. La scottatura serve anche a ridurre la popolazione microbica presente e pertanto è un mezzo per assicurare una maggiore serbevolezza.
Per scottare gli ortaggi bisogna preparare una capace pentola con 4-5 l di acqua bollente, mantenuta in attiva ebollizione. Conviene aggiungere all’acqua 10 g di sale/l, prima che vengano immersi gli ortaggi: il sale infatti riduce la possibilità di indesiderati scolorimenti. Si potrà allora immergere il prodotto nella quantità di 250-300 g per volta, racchiuso in un cestello di acciaio. L’acqua in pratica non deve mai cessare di bollire.
Se l’acqua smette di bollire può significare che sia stata immessa una quantità di prodotto eccessiva, oppure che la fiamma sia insufficiente. La stessa acqua può servire per effettuare diverse scottature, dopo di che va ripristinato il livello qualora si intenda continuare nell’operazione di scottatura. I prodotti non devono assolutamente essere posti caldi in congelatore, ma devono essere prima fatti ben raffreddare.
Pertanto gli ortaggi, dopo la scottatura, vanno immersi in acqua ghiacciata, oppure posti in acqua corrente per una durata uguale a quella dell’ebollizione. Si deve poi asciugarli su canovacci operando con la massima accuratezza e la maggiore velocità possibile.
I contenitori per congelare
I contenitori per la congelazione del cibo o degli ortaggi possono essere di vari tipi: sacchetti di polietilene; vaschette di alluminio; vaschette di apposito materiale resistente fino a –30° C.
I sacchetti di polietilene si usano in genere per conservare il prodotto dopo che è stato congelato su vassoi (in questo modo i singoli pezzi si congelano più velocemente e separatamente, non in un unico blocco).
Utilizzate esclusivamente sacchetti indicati come adatti al confezionamento degli alimenti, con un film di spessore sufficientemente elevato, in modo che non si verifichino rotture. È opportuno inoltre cercare di eliminare la maggiore quantità d’aria possibile dal sacchetto prima di chiuderlo, senza tuttavia comprimerlo eccessivamente. I sacchetti vanno chiusi ermeticamente. A ogni confezione sarà meglio applicare un’etichetta con le indispensabili indicazioni: data dell’operazione, trattamenti subiti, specie e possibilmente varietà dell’ortaggio utilizzate.
Il congelamento
I prodotti devono essere preparati in piccoli pezzi perché la congelazione sia rapida e raggiunga la parte centrale di ogni singolo pezzo in modo altrettanto rapido. Il congelamento deve poi avvenire il più velocemente possibile. Conviene pertanto portare la gradazione del congelatore al massimo livello nell’intento appunto di rendere più veloce il congelamento. Se il congelamento è avvenuto lentamente, la qualità del prodotto al momento del consumo è più scadente. Nel congelatore le confezioni vanno sistemate prima sul fondo, poi lungo le pareti e infine andrà occupato lo spazio centrale in modo che la temperatura sia la più uniforme possibile.
Da notare che un congelatore della capienza di cento litri contiene al massimo 70 kg di prodotto.
La verdura si conserva per 6-12 mesi e frequentemente anche di più, salvo eccezioni, mantenendo ottime caratteristiche qualitative a patto che la temperatura rimanga sempre sotto i –18° C. Durante la conservazione è pertanto bene che la temperatura non si innalzi verso gli 0° C, perché se i microrganismi sono completamente inattivi, gli enzimi continuano, anche a bassissime temperature, a provocare il deterioramento del sapore, del colore e della consistenza.
Lo scongelamento
È questa una fase delicata che condiziona in molti casi la qualità del prodotto all’atto del consumo. Gli ortaggi in genere, e specialmente quelli di piccole dimensioni, si cuociono buttandoli direttamente nell’acqua bollente ancora congelati. Non usate troppa acqua: il prodotto di un sacchetto da 1/2 kg dovrebbe cuocere in 300 millilitri di acqua salata (1/3 di litro) o poco più.
Indicativamente, il tempo necessario per ultimare la cottura degli ortaggi scottati e successivamente congelati, una volta tolti dal congelatore, è in media pari a un terzo di quello necessario per il prodotto fresco. Possono essere congelati anche molti piatti pronti, cioè già cotti. L’elenco potrebbe essere lunghissimo. A titolo d’esempio possono essere suggeriti verdure lessate, pomodori gratinati, parmigiana di melanzane, peperoni ripieni, e tanti altri ancora.

domenica 25 settembre 2011

INSALATA DI RISO


Ingredienti :
400 gr riso parboiled
100 gr  mozzarella
4 wurstel piccoli
2 uova sode
50 gr mais
10 pomodorini pachino
cetriolini sottaceto
funghi sottolio
tonno o carne in scatola a piacere
Procedimento:
Lessate il riso in acqua salata per il tempo di cottura controllate quanto scritto sulla confezione, appena pronto scolate e lasciate raffreddare.
Tagliate tutti gli ingredienti in piccoli pezzi, mettete tutto in una insalatiera o in un grande piatto di portata, se volete aggiungete il tonno o la carne in scatola, solo uno dei due.
Io la preferisco con la carne, ed occasionalmente aggiungo un po’ di maionese.
E’  un piatto unico fresco, si può preparare in qualsiasi periodo dell’anno, si può rendere  leggero, ma può anche essere un pasto ricco e nutriente. Dipende dai condimenti che  si vogliono aggiungere o togliere secondo il proprio gusto.
Buon appetito. 

mercoledì 14 settembre 2011

Insalata di pollo e verdure




Ingredienti : dosi per 4 persone
250 gr petto di pollo
2 uova
1 mozzarella
Verdure ed ortaggi vari da mettere a piacere
Pomodorini
Lattuga
Radicchio
Spinaci
Mais
Funghi freschi
Olio d’oliva e sale q.b.
Procedimento:
Mettete il pollo a bollire in acqua salata, lasciatelo raffreddare e tagliatelo in piccoli pezzi.
Rendete sode le uova con la normale bollitura e privateli della buccia, tagliateli a pezzi.
Tagliate la mozzarella in piccoli pezzi, mettete tutti gli ingredienti già tagliati in un piatto di portata  ed aggiungete le altre verdure pulite e tagliate a pezzi.
Condite il tutto con sale ed olio, se vi fa piacere si può aggiungere anche del pepe o peperoncino. Mescolate per bene e servite.
Gusterete un piatto fresco, gustoso, leggero ma ricco di vitamine.
In estate accompagnato da un po’ di pane ed una fetta di anguria è un pasto completo. 



giovedì 8 settembre 2011

Insalata di melone e grana


In estate quando il caldo toglie l’appetito







è necessario mangiare qualcosa di nutriente, fresco e soprattutto dissetante. Questo piatto serve come spuntino, ma anche come alternativa ad un panino, si può preparare in pochi minuti , si può gustare sia in casa che all’aperto.
Ingredienti:
Melone tipo cantalupo o retinato
In alternativa o in aggiunta si può utilizzare una fetta di anguria
Grana in scaglie o dadini
Glassa di aceto balsamico
Procedimento:
Tagliate il melone in pezzi ed unitelo alle scaglie di grana, versate sopra un filo di glassa d’aceto. Il piatto è pronto, si può gustare subito,  accompagnato se vi và da una fetta di pane.
È ottimo anche come contorno per accompagnare una fetta di carne arrosto.  

domenica 4 settembre 2011

CAVOLO CAPPUCCIO



Fa parte della specie botanica “Brassica oleracea” varietà capitata. Appartiene alla famiglia delle “Cruciferae”, chiamato anche cavolo bianco.
Come aspetto è molto simile al cavolo verza con cui spesso viene confuso, comunque si differenziano in quanto le foglie della verza sono sempre più bollose, meno lisce e tipicamente untuose.
Si conoscono molte varietà ortive che si differenziano per precocità di sviluppo, vigoria vegetativa, forma e colore della testa. Tra i più noti trovate il cappuccio testa di moro, con le foglie rosso scuro, il cappuccio cuore di bue, che è una varietà precoce con la testa piccola e di forma conica. Il migliore e sicuramente il più adatto alla coltivazione nel nostro territorio è il cavolo bianco , con teste grosse perfettamente tonde, con le foglie bianchissime.
Nella cucina mediterranea il cavolo cappuccio bianco si consuma sia crudo che cotto, nel nord Europa si utilizza per la produzione dei crauti   
Il cavolo cappuccio non gradisce i climi siccitosi, mentre lo puoi far crescere bene nei climi umidi e freddi. Il terreno per la semina non richiede particolari esigenze, purché non vi siano ristagni d'acqua. Di solito la coltura di questo cavolo precede una coltura da rinnovo.
La semina varia a seconda del tipo di cavolo, i primaverili si seminano in agosto-settembre, gli estivi-autunnali da gennaio a maggio, gli invernali in maggio-giugno. La semina si dovrebbe effettuare in un semenzaio, ma anche direttamente nell'orto posizionando le piantine già pronte che trovate nei vivai o nei garden.
Le piantine vanno posizionate alla distanza di 30-40 cm lungo file parallele distanti circa 70 cm.  Il terreno va preparato con una lavorazione profonda, con una buona concimazione da effettuare con stallatico ben maturo.
Per le piante messe a dimora nei mesi di agosto o settembre necessitano di frequenti irrigazioni sino all’arrivo delle piogge, realizzate i solchi in modo tale da lasciar defluire le acque in eccesso evitando ristagni che possono causare fastidiose malattie. Riprendete con l’irrigazione nei casi di siccità o notevole caldo.
Parassiti e malattie
In genere teme l’attacco delle lumache, soprattutto le giovani piante, e delle farfalle cavolaie, le cui larve divorano rapidamente il fogliame; in genere la coltivazione invernale ovvia anche a questo problema, visto che il clima inclemente non favorisce lo svilupparsi di parassiti; se si coltivano invece cavoli primaverili è consigliabile coprirli con agritessuto o con rete a maglia fine, in moda da impedire meccanicamente l’accesso degli insetti al fogliame delle vostre piante. In caso di infestazione già in atto invece provvedete tempestivamente a debellare gli insetti che potrebbero distruggere l’intero raccolto.
La raccolta inizia in primavera per gli impianti autunnali ed in estate per gli impianti invernali.

venerdì 2 settembre 2011

CARPACCIO















E’ un piatto preparato con carne o pesce crudo, generalmente marinato con olio d’oliva e limone.
Io lo preparo con la carne magra di manzo o vitello tagliata sottilissima, ma anche con le fette di salmone che trovo già confezionate al supermercato.
Le dosi sono poco importanti, perché la preparazione di base si può conservare in frigo anche per una settimana.
Lo preparo in previsione di giornate difficili, con poco tempo, ma anche come piatto di accompagnamento per il pranzo o la cena.
Ingredienti di base:
carne tagliata sottilissima ( per carpaccio)
olio extra vergine d’oliva
sale
limone
Preparazione:
Unite in parti uguali olio e succo di limone con un pizzico di sale.
In un piatto di portata o in una pirofila posizionate sul fondo uno strato di carne, versate sopra un po’ del composto già preparato, quindi procedete con uno strato successivo di carne e del composto (olio-limone), continuate sino alla fine della vostra carne, completate con olio e limone sino alla copertura totale della carne.
Lasciate riposare in frigo per almeno 6 ore, consumate a piacere.













Una variante di base è la sostituzione della carne con le fette di salmone, otterrete un carpaccio di pesce leggero e nutriente.
Tornando al carpaccio di manzo, in fase di preparazione tra i vari strati di carne si possono posizionare delle scaglie di grana.
Il carpaccio nella preparazione di base, si può consumare direttamente, ma sgocciolando le fettine di carne si possono utilizzare per la preparazione di piatti più complessi, potrete realizzare involtini inserendo all’interno della carne qualsiasi prodotto cotto o insalate.
Il vostro piatto sarà sicuramente fresco.
Buon pranzo.