martedì 30 agosto 2011

SALSA DI PISTACCHI




Ingredienti: Dosi per 4 persone
Pistacchi 100 gr
Ricotta morbida 80 gr
Parmigiano grattugiato 75 gr
speck affumicato 25 gr
olio extra vergine d'oliva
sale

Preparazione:
Sbollentate per circa 2 minuti due terzi dei pistacchi e pelateli. Uniteli con quelli non pelati nel mortaio e lavorateli con il pestello con l’aggiunta di un pizzico di sale grosso. In alternativa potete frullarli nel mixer azionato ad intermittenza. Soffriggete lo speck tagliato a pezzetti con un filo d'olio. Trasferite il pesto ( o il trito) di pistacchi in una ciotola ed amalgamatela con la ricotta, 100 gr di olio, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato e lo speck; stemperatela con un paio di mestoli di acqua di cottura della pasta appena lessata.
Servire con altro parmigiano, o con granella di pistacchi.

Con questa salsa si possono condire Caserecce, spaghetti, tagliatelle o altri tipi di pasta.

E’ un piatto tipico siciliano del territorio di Bronte, ma la sua bontà lo ha reso noto in tutto il territorio nazionale.

venerdì 26 agosto 2011

LATTUGA



La lattuga fa parte della specie botanica Lactuca sativa  appartiene  alla famiglia delle Compositae. Nel mercato è presente in diverse varietà, dal tipo comune a cespo riccio alla lattuga cappuccio o alla romana, sono specie annuali il cui ciclo colturale dura da 2 a 5 mesi, quando cresce  “lo scapo fiorale”, che è la parte usata in cucina. 
Tutte le varietà necessitano di un terreno sciolto, ben lavorato, ricco di sostanze organiche. Elementi fondamentali per permettere al sottile apparato radicale di svilupparsi con facilità. Le caratteristiche idonee del terreno cambiano a seconda della varietà da coltivare, la meno esigente è la lattuga a cappuccio si adatta facilmente ad un terreno abbastanza arido mentre per la lattuga romana è consigliabile un terreno ricco di sostanze organiche e ben irrigato.
Il clima deve essere temperato, sia gli eccessi di caldo che di freddo danneggiano le piante. La semina si può effettuare in semenzaio con i semi che si trovano presso i garden e nei negozi specializzati, in bustine preconfezionate. Tale operazione necessita di una buona esperienza per la preparazione del semenzaio, sia per la torba mista al terreno, sia per le continue irrigazioni, non ultima risulta anche la valutazione del momento giusto per il trapianto, pertanto il mio suggerimento è quello di comprare presso il vostro rivenditore di fiducia ( garden o vivaio) direttamente le piantine pronte per il trapianto.
Le lattughe si possono posizionare in campo aperto alla distanza di circa 30-41 cm lungo filari paralleli distanti circa 70 cm. E’ possibile la coltivazione in vaso, suggerisco l’utilizzo di vasi rettangolari della dimensione di cm 30 x 40 dove posizionare due piantine, la profondità del vaso di cm 25 o 30 sarà sufficiente. Riempite i vasi mettendo sul fondo in sottile strato di ghiaia, uno strato di sabbia e quindi con terriccio di medio impasto misto a torba e fortemente concimato.
I periodi ideali per il trapianto sono i mesi di agosto e settembre, nelle zone molto calde si può prolungare anche ad ottobre.
Vi ricordo che prima di piantare la lattuga bisogna lavorare il terreno in profondità per concimarlo. Si suggerisce l’uso di letame ben maturo ( se conoscete degli allevatori che possono fornirvelo) o del compost organico, reperibile presso negozi specializzati, concimazioni utili durante la coltivazione sono tutte a base di potassio. Preparare il terreno con solchi adeguati ad una buona irrigazione, almeno per il primo periodo, quando le piogge sono poco frequenti. Le innaffiature si effettuano periodicamente evitando ristagni d’acqua. Si consiglia di effettuare periodicamente operazioni di sarchiatura del terreno, cioè smuovere il terreno in superficie con un rastrello o un sarchiatore, per arieggiarlo ed eliminare le erbe infestanti. Bisogna in oltre effettuare un intervento di rincalzatura, cioè la rimozione del terreno tra le file e la  sistemazione dello stesso ai piedi delle pianta, per proteggere la massa radicale dagli agenti atmosferici.
Quando le foglie di lattuga avranno raggiunto la grandezza desiderata ed il colore tipico della loro specie, i cespi si potranno raccogliere con l’aiuto di un coltello affilato  tagliando all’altezza del colletto, dove cioè si trova la parte bianca e più dura delle foglie.  Dopo il taglio, dal fittone si svilupperanno  nuove foglie dalle quali si formeranno altri cespi di lattuga.
Le lattughe come molti ortaggi temono gli insetti come gli afidi, la grillotalpa e la mosca degli orti, che bisogna combattere con antiparassitari. Se una lattuga viene colpita da questi animali va eliminata. E’ spesso preda di lumache che si nutrono delle foglie. Teme anche le crittogame come la peronospora, la muffa grigia ed il mal bianco, da prevenire evitando ristagni d’acqua.
Durante l’inverno dove è possibile si consiglia di proteggere la lattuga con un telo di plastica, soprattutto se le temperature si fanno troppo rigide o c’è il rischio di gelate.
La lattuga è un alimento molto consigliato nelle diete ipocaloriche, per il basso contenuto di calorie e grassi, è in oltre molto ricco di acqua, quindi adatto alla preparazione di ricette estive. I cespi si consumano normalmente crudi o per effettuare decorazioni.
Calorie e valori nutrizionali
Grammi   Calorie    Grassi    Carboidrati   Proteine    Fibre   Acqua
100             17           0,3              3,29          1,23           2,1      94,61





martedì 23 agosto 2011

INSALATA DI POLIPO



Ingredienti per 4 persone
600 gr di polipo
Sedano
Carote
Olio extra vergine di oliva
Succo di limone
Prezzemolo

Preparazione:
Pulite il sedano e le carote e tagliateli a pezzetti e rondelle.
Mettete sul fuoco una pentola con acqua, appena bolle prendete i polipi, uno per volta, e tenendoli da un tentacolo immergeteli nell’acqua e tirateli fuori immediatamente per due o tre volte, vedrete i tentacoli che si arricceranno, quindi immergeteli definitivamente nell’acqua della pentola. Quando i polipi saranno finiti lasciate cuocere.
Se i polipi pesano più di 300 gr cad. la cottura sarà di circa 7 minuti, se sono di peso inferiore ne basteranno 5. Verificate la cottura infilzando con una forchetta la testa del polipo, essa deve penetrare con facilità.
Spegnete la fiamma e lasciate raffreddare per 2-3 minuti, togliete quindi i polipi dall’acqua, tagliate i tentacoli in piccoli pezzi, togliete la parte della bocca e degli occhi.
La testa può restare intera se di piccole dimensioni, altrimenti si può tagliare a metà e servire con olio e limone.
Raccogliete tutti i pezzi dei tentacoli, uniteli al sedano ed alle carote, aggiungete un filo d’olio e succo di limone, mescolate e lasciate riposare per circa un’ora, rimescolate, assaggiate e se necessario aggiustate con olio e sale. Decorate con foglie di prezzemolo ed una fetta di limone.
Buon appetito.

sabato 13 agosto 2011

PARMIGGIANA DI ZUCCHINE



Ingredienti:
800 gr di zucchine
500 ml passata di pomodoro
50 gr formaggio grana grattugiato
250 gr di mozzarella
4 wurstel piccoli
Sale ed olio q.b.
Foglie di basilico per decorare
Procedimento:
Iniziate con la preparazione della passata di pomodoro, se utilizzate del pomodoro fresco, il risultato finale sarà più profumato e delicato, ma in alternativa si può utilizzare il passato di pomodoro già pronto in bottiglia, completate la cottura del pomodoro nel modo in cui siete abituati, e lasciate da parte.
Lavate e tagliate le zucchine nel lato lungo a fette dello spessore di circa 5 mm e friggetele in una padella con olio caldo da entrambi i lati.
Tagliate i wurstel in sottili rondelle e la mozzarella a dadini.
Prendete una teglia da forno, imburratela o rivesti tela con carta forno, sistemate sul fondo un leggero strato di sugo e posizionate uno strato di zucchine, cospargete un po’ di grana, la mozzarella ed i wurstel, ricominciate quindi con il sugo. Ricoprite tutto con un altro strato di zucchine, quindi completate con mozzarella, wurstel, sugo ed una spolverata finale di grana.
Mettete in forno caldo a 180° per circa 20-30 minuti, dopo la cottura lasciate raffreddare per qualche minuto, tagliate a fette e servite decorando il piatto con una foglia di basilico ed un filo d’olio d’oliva.
Gusterete un piatto leggero ottimo sia come contorno che come secondo.   

lunedì 8 agosto 2011

Cosa fare nell'orto nei mesi di settembre e ottobre



Se sta arrivando settembre bisogna iniziare la programmazione dei lavori da fare nell’orto. Sono numerosi e impegnativi come in primavera mentre diminuiranno sensibilmente nel mese di ottobre.

Nel campo
Nell’orto  in questo periodo occorre controllare la piovosità ed i primi freddi. Durante questi mesi si possono presentare piogge frequenti, ma se le precipitazioni fossero insufficienti sarà  necessario  irrigare anche con piccole quantità di acqua nei periodi più caldi. Se non avete effettuato  la pacciamatura, bisognerà pulire le colture dalle piante infestanti, soprattutto tra gli ortaggi in piena vegetazione (cavoli, porri, scarola, ecc.). Estirpate tutte le erbacce utilizzando la zappa vicino alle colture, mentre negli spazi più ampi si può utilizzare anche un mezzo meccanico. La necessità di eseguire i lavori di diserbo diminuirà con l’arrivo della stagione fredda.
Nelle colture in atto controllate che non servano nuovi sostegni (pomodori, melanzane, fagioli e fagiolini rampicanti, ecc.) o che quelli esistenti siano ancora solidi da portare al raccolto.
In questo periodo continuate la semina di lattughe e di radicchi da taglio,  che completerete ad ottobre nelle zone con clima più caldo. Verso metà ottobre si potrà cominciare l’impianto dei  bulbi di aglio. Completate la raccolta estiva e continuate la conservazione degli ortaggi che in questi due mesi hanno prodotto in abbondanza ( peperoni, pomodori, melanzane, zucchine, fagioli, ecc.). Nel mese di ottobre si inizierà la raccolta di  cavoli e radicchi, porri, finocchi e anche indivia riccia e scarola  per questi ortaggi potrete utilizzare una vanga togliere le piante dal terreno, mentre per eliminare le radici utilizzate un coltello a lama lunga.
Completato il ciclo produttivo di vostri ortaggi iniziate la pulizia del terreno dalla vegetazione rimasta e date l’avvio ai lavori di aratura del terreno e della concimazione con letame maturo.
Se effettuate le lavorazioni con l’uso della motozappa , passate una volta prima della distribuzione del letame ed una volta dopo.  Per distribuire il letame utilizzate una forca a tre punte, ne serviranno circa 60-70 Kg per 100 mq. Se lavorerete a mano il vostro terreno  scegliete una vanga o un forcone adeguato al tipo di terreno da lavorare.

In serra

Se state coltivando i vostri ortaggi utilizzando delle protezioni (teli o all’interno di piccole serre), verificate i telai che devono sostenere i teli di protezione. Ricordate che per un buon funzionamento il telo non deve essere opaco ma deve lasciar passare la maggior luce possibile. Valutate  anche la consistenza del  telo, sarebbe un danno per le coltivazioni se dovesse rompersi con il primo vento o le prime intemperie. Se dovete acquistare nuovi teli di copertura, sceglieteli di Eva (copolimeri di etilen-vinil.acetato) oppure di polietilene termico antigoccia a lunga durata. Questi materiali si possono trovare facilmente presso i garden e nei negozi di articoli per il giardinaggio.
I teli dello spessore minimo di 0,15 millimetri di Eva o di polietilene a lunga durata costruiti con i materiali di migliore qualità possono essere utilizzati per 3 o 4 anni, senza che perdano le loro caratteristiche di tenuta e di luminosità. Quando montate i tunnel ancorate le intelaiature al terreno in  modo robusto utilizzando picchetti posti lungo il perimetro delle protezioni. Fissate i teli alle strutture in modo che il vento non li possa rompere o sollevare. Utilizzate gli appositi fermagli ed i cavetti plastici – o materiali simili come elastici ricavati da camere d’aria – posti a cavallo dei tunnel.




Per dare maggior forza alle strutture, in particolare nel periodo più freddo dell’anno e sopratutto nelle località ventose, si suggerisce di interrare il telo dalla parte dove il vento spinge con maggior forza e realizzare l’apertura dal lato opposto. Ricordate che i tunnel devono resistere oltre al vento alle nevicate (nelle zone dove ciò accade), se è necessario sgomberare la neve dai teli il più presto possibile per evitare eventuali danni sia alle strutture che alle coltivazioni. Impiegando i tunnel potrete raccogliere alcuni ortaggi anche nella stagione invernale (lattuga da taglio, prezzemolo, ravanello, valerianella, radicchio da taglio e da cogliere, ecc.) e prolungare il periodo di utilizzazione di altri (radicchi da cespo, scarola, sedano, ecc.). In alcuni casi (indivia riccia, scarola, radicchi da cespo e da taglio, lattuga da cespo e da taglio, finocchi, ecc.) per proteggere le piante dal primo freddo, si possono utilizzare dei veli di tessuto non tessuto che vanno posizionati  direttamente sugli ortaggi senza bisogno di strutture di supporto.
Occorre  ancorare al suolo anche i veli coprendo i bordi un po’ di terreno o con dei sassi. Se necessario sollevare e ridistendere con frequenza il tessuto non tessuto per procedere alla raccolta.
Nelle colture in piena vegetazione eseguite le concimazioni in copertura per far si che le piante vegetino a pieno prima dei grandi freddi. In ogni caso non esagerate mai con i concimi a base di azoto che specialmente negli ortaggi da foglia potrebbero provocare un eccessivo accumulo di nitrati e anche peggiorare le produzioni ottenute (radicchi da cespo) o ancora allungare il ciclo colturale delle piante, rendendole meno resistenti al freddo e più facilmente attaccabili da malattie causate da funghi microscopici.
Interventi fitosanitari
Nel mese di  settembre bisogna ancora preoccuparsi per alcune malattie causate da funghi microscopici come la septoria del sedano, la ruggine dell’asparago, la peronospora e l’alternaria dei cavoli (soprattutto nel cavolfiore) e l’oidio delle zucchine. Contro septoria, ruggine, peronospora e alternaria potete impiegare, sempre a scopo preventivo, ossicloruro di rame-20; eseguite un uguale intervento preventivo anche ai nuovi impianti di fragola. Se invece volete contrastare l’oidio, potete utilizzare lo zolfo bagnabile normale-80 non effettuate  i trattamenti nelle ore  calde della giornata,  per evitare scottature alle piante. Se, come è possibile, si prolungassero o si verificassero nuovi attacchi di afidi tali da compromettere le colture (come potrebbe succedere nei fagiolini)  potete impiegare un prodotto a base di pirimicarb-17,5.
Il pirimicarb-17,5 si può utilizzare su cavoli, carciofo, lattuga, indivia, sedano, cucurbitacee, solanacee, legumi, carota, bietola rossa, rapa, cipolla, patata, fragola. In prossimità della raccolta, in caso di assoluta necessità, potete impiegare invece piretrine naturali-4 o piretrine sintetiche- 2,39 purché il loro uso sia ammesso negli ortaggi che devono venire trattati. Se vi fossero problemi causati dalle cavolaie su diversi tipi coltivati di cavoli è consigliabile che impieghiate un prodotto a base di Bacillus thuringiensis. Nel mese di ottobre, visto anche l’abbassarsi della temperatura, la più ridotta attività vegetativa e in genere la minore incidenza degli attacchi causati da malattie e parassiti animali, di solito non è necessario, almeno nel nord Italia, che effettuiate nei piccoli orti trattamenti antiparassitari.
Arieggiate invece il più possibile le colture protette per diminuire la condensa che si può formare al loro interno e prevenire i danni provocati da marciumi. Quando iniziate i lavori di fondo per la preparazione del suolo evitate di interrare i residui di coltivazione di diversi ortaggi (cavoli, radicchi, lattughe, ecc.) per impedire un’ulteriore diffusione di marciumi che spesso arrecano gravi problemi a diverse piante da orto. Perciò scavate una buca profonda – almeno 50 cm – lontano dalla superficie coltivata e gettate in tale buca i resti delle colture. Distribuite quindi sopra questi residui uno strato di calce viva in polvere e poi richiudete la buca stessa.

martedì 2 agosto 2011

Tortiglioni gamberetti e zucchine

Ingredienti per 4 persone:

 400 g di pasta
 350 g di pomodori maturi
 300 gr di Zucchine
 200 g di gamberetti puliti
Cipolle, olio, sale e pepe


Preparazione:
In una padella preparate un soffritto di cipolla con l’olio d’oliva, aggiungete il pomodoro spellato e tagliato a pezzetti, appena sarà appassito aggiungete le zucchine ( prive della buccia) tagliate a dadini e far cuocere a fuoco moderato per 4/5 minuti. Unire i gamberetti , salare, pepare e far cuocere per 5 minuti mescolando frequentemente.
Preparate in una pentola i tortiglioni, appena al dente, scolateli e versateli nella padella con il condimento già pronto,  lasciate cuocere a fuoco basso per circa due minuti, aggiungete un po’ di prezzemolo e servite.

Calorie e valori nutrizionali per porzione
Grammi         Calorie        Grassi        Carboidrati 
  3oo              466             4,3              80

                     Fibre          Proteine        Acqua
                           25                 5             193