sabato 25 maggio 2013

Cosa fare nell'orto nei mesi di luglio e agosto


Luglio e agosto, anche se normalmente forse preferiamo andare al mare per un po’ di fresco, sono i mesi  in cui sul vostro orticello bisogna effettuare molti lavori. Alcuni sono necessari per mantenere le colture in atto, altri per  iniziare la coltivazione di quegli ortaggi  che si raccoglieranno tra l’autunno e l’inverno.
Per le colture in corso, un intervento indispensabile ed  impegnativo è l’irrigazione perché in genere in questo periodo con l’assenza di piogge (soprattutto al sud) le piante ortive soffrono per la siccità, tra l’altro non si devono  alternare periodi in cui il terreno sia prima troppo asciutto e poi eccessivamente bagnato per evitare danni alle radici. Quindi, non eccedete con le quantità di acqua, ma preferite interventi più frequenti. Un modo indiretto per risparmiare acqua è quello di eliminare le piante infestanti che sottraggono quella destinata alle colture. Effettuate quindi i lavori di diserbo e nelle colture in cui è possibile effettuate la pacciamatura, con teli plastici scuri o con gli appositi fogli di carta biodegradabile oppure con paglia.
Se la parte del vostro orto ancora vuota è già stata lavorata, provvedete alla concimazione iniziale con abbondante stallatico e rimescolate nuovamente il terreno, preparate quindi i solchi su cui posizionare il nuovo impianto.
Sono diverse le colture autunnali ed invernali che si possono piantare in questo periodo, come indivia riccia, scarola, lattuga a cappuccio, radicchio ed anche cavoli e broccoli, questi possono beneficiare della pacciamatura, specialmente con teli plastici che evitano l’essiccamento immediato del suolo (dovuto all’eccessivo caldo). È da ricordare che sono disponibili, anche in piccole quantità, teli di materiale plastico derivati da amido di mais che risultano completamente degradabili nel terreno e la loro durata va da uno a quattro mesi. In ogni caso è necessario che non eccediate con l’irrigazione perché si potrebbe verificare un serio inconveniente come aumento delle malattie causate da funghi. Questo problema è quasi irrimediabile quando si verifica un temporale con forti precipitazioni specialmente se preceduto da un periodo di secca.
Ecco quindi la necessità di irrigazioni moderate, intervenendo più volte con limitate quantità d’acqua. Il terreno deve assorbire bene l’acqua, bisogna evitare che questa scorra in superficie o ristagni nelle aiuole. Adottando la pacciamatura e le manichette per l’irrigazione, si ottengono nello stesso tempo diversi risultati: si risparmia acqua, la quale viene distribuita con maggiore regolarità, si evita di bagnare la parte aerea della pianta  impedendo o limitando lo sviluppo di malattie.
Nei mesi di luglio e agosto la luce del sole è molto intensa,  le piante nell’orto, per crescere nel migliore dei modi non amano i terreni ombreggiati e solo raramente abbisognano di forme di riparo dalla luce intensa. Eseguite costanti irrigazioni, come detto, senza esagerare nelle quantità d’acqua impiegate. Evitate comunque di intervenire nelle ore più calde della giornata. Irrigate per infiltrazione laterale dentro solchi, ciò è possibile creando delle buche, vicino le piante, dove versare l’acqua. In alternativa una comoda soluzione si ottiene creando in impianto a goccia, cioè tubi sistemati lungo i solchi, forati vicino le piante, con inserito un gocciolatore. Se collegate il tubo al rubinetto dell’acqua tramite un regolatore temporizzato il problema dell’irrigazione lo risolverete effettuando più irrigazioni durante il corso del giorno e della notte senza la necessità della vostra presenza.
Tali sistemi in oltre riducono o eliminano la possibilità che si verifichino bruciature sulla parte aerea della pianta perché, di solito, questa non viene bagnata. Nelle località molto soleggiate quando si scelgono le varietà da coltivare bisogna, se possibile, adottare quelle con fogliame che protegge i frutti, o le altre parti che interessano il consumo, dai raggi troppo intensi; queste varietà sono di regola segnalate nei cataloghi delle ditte produttrici. Controllate di continuo e se necessario rinforzate i sostegni a tutti gli ortaggi che sono ancora in produzione che occorre sorreggere  (fagioli e fagiolini rampicanti, cetrioli, pomodori, ecc.) specialmente quando la vegetazione si sposta verso la parte alta dei tutori e aumenta il pericolo che il vento li spezzi.
Per i trapianti adoperate, se possibile, piante con il pane di terra. Non ritardate la messa a dimora di queste colture (come ad esempio i cavoli) perché, specialmente le varietà tardive, non riuscirebbero a completare il proprio sviluppo prima del sopraggiungere dell’inverno. Poi nella seconda metà di agosto potete iniziare la semina di ortaggi come lattughe e cicorie da taglio, ravanelli, rucola, spinaci.
La presenza sempre maggiore di congelatori nelle case ha ampliato la possibilità di conservare molti prodotti dell’orto raccolti in abbondanza e di usufruirne anche quando la stagione calda è solo un ricordo. I lavori di preparazione degli ortaggi e la conservazione stessa richiedono pazienza, attenzione, un minimo di organizzazione e di programmazione, anche se per molti costituiscono un piacevole passatempo. La conservazione dei vostri ortaggi oltre che darvi cibi nutrienti ( fuori stagione) vi consentirà un discreto risparmio.