mercoledì 29 giugno 2011

PISELLI


Appartengono alla specie botanica “Pisum sativum”, alla famiglia delle “Papilionaceae”.
Le piante di piselli, spaziano da quelle  cosiddette nane che raggiungono  un’altezza di 35 cm a quelle rampicanti che possono superare  l’altezza di 2 m circa.
Anche se originarie dell’Asia occidentale la loro coltivazione si è sviluppata in tutta l’area mediterranea.  La crescita è favorita in zone climatiche caratterizzate da una temperatura mite  che non fa registrare forte escursioni termiche. Infatti,  i piselli temono le condizioni climatiche estreme sia di freddo, con temperature che scendono di molto al disotto dello zero, che di caldo torrido.  Temono, infatti, la siccità quanto i ristagni idrici.  La resistenza alle condizioni climatiche estreme varia in funzione della fase del ciclo di produzione in cui si trova a pianta. Infatti  mentre le piantine fino ad una certa grandezza sopportano temperature piuttosto rigide, le piante fiorite temono le gelate. 
I piselli sono piante poco esigenti, crescono su qualsiasi terreno,   anche se la qualità del terreno condiziona sensibilmente il ciclo di produzione, comunque prediligono un terreno poco compatto che offre un buon drenaggio che non favorisca ristagni idrici (cause di marciume radicale).  Il terreno deve essere opportunamente lavorato alcuni mesi prima della semina fino alla profondità di 35cm , bisogna sempre  concimare con stallatico maturo circa 3  kg per ogni mq. Il letame  va sempre coperto con un sottile strato di terra.
Se si effettua la semina a pieno campo sono necessari 15 gr circa di semi per mq (circa  80-90 semi a mq).  Il periodo migliore per la semina dei piselli coincide con la fine dell’ autunno nelle zone calde, con la fine dell’inverno per le zone fredde. A secondo del periodo di semina si possono utilizzaee 2 varietà di piselli: la prima  a semi lisci più resistenti al freddo (semina autunnale) ed una seconda a semi grinzosi più resistenti al caldo (semina primaverile).  La semina si effettua su solchi paralleli  profondi 8-10 cm , i solchi devono essere distanziati dai 40 ai 100 cm circa passando dai piselli nani a quelli rampicanti,  spazio fondamentale per gli interventi di manutenzione e per il raccolto.  Lungo la fila i semi o le piantine vanno distanziate dai 25 agli 80 cm circa passando   dalla varietà nana a quella rampicante. Distanze intermedie troviamo per i piselli seminani. I semi vengono  coperti con  uno strato  di   terreno di  5-6 cm, con un rastrello.
Durante la coltura i piselli devono essere l’irrigati periodicamente,senza lasciar seccare il terreno ed evitando ristagni d’acqua evitando di intervenire durante le ore calde della giornata. L’eventuale concimazione, la rincalzatura, la rimozione delle infestanti è da effettuare con costante periodicità. Gli interventi di concimazioni non sono necessari se il terreno è stato fertilizzato in maniera adeguata durante la preparazione ma sono possibili interventi fertilizzanti  a base di fosforo.
Lungo i vari filari bisogna creare dei sostegni su cui  legare  i vari cespugli delle piante. L’altezza dei sostegni  varia dai 70-90cm  ad oltre 2 – 2,50 metri passando dalla varietà nana a quella rampicante. Come per tutti gli ortaggi, anche per i piselli è opportuno effettuare una rotazione colturale, non utilizzare quindi lo stesso sito per più coltivazioni consecutive.
Il raccolto dei piselli inizia con l’arrivo della primavera, almeno per la semina autunnale, e dura fino alla fine dell’estate. La raccolta deve essere eseguita quando il pisello presenta il giusto grado maturazione (dopo circa 90-100 gg. dalla semina). I piselli possono essere raccolti a scalare per essere consumati freschi oppure attendere che diventino quasi secchi per essere falciati e trebbiati. In cucina si utilizzano i semi contenuti nei baccelli, ma nella varietà “ piselli mangiatutto” o “taccole” si consumano i baccelli interi.  Si riescono a produrre 350-450 gr di piselli per mq di terreno coltivato. 
Come molti ortaggi i piselli possono essere danneggiati da  parassiti animali (gli afid)i, che attaccano la massa fogliare di cui succhiano la linfa causando il deperimento della pianta. Inoltre, emettono un liquido dolciastro che attirano altri insetti come vespe, api e formiche, oltre ad essere potenziale causa di patologie fungine (muffa dei baccelli, ruggine del pisello). Tra gli altri  insetti che attaccano questa pianta  ricordiamo la mosca minatrice del pisello e la mosca grigia dei semi. 
Per coltivare i piselli in vaso si utilizzano gli stessi criteri per la coltivazione in piena terra, per quanto riguarda: le condizioni climatiche, le caratteristiche del terreno, la semina, le pratiche colturali ed il raccolto.
Si consiglia l’uso di vasi alti e larghi 40cm circa . Posizionate il vaso una posizione soleggiata del balcone o terrazzo. Interrare 3-4 semi per vaso con l’arrivo della primavera, si può utilizzare una varietà nana o una varietà rampicante da fare sviluppare in altezza.  Utilizzate un terriccio di medio impasto. Nell’attesa del raccolto (dopo circa 100 gg dalla semina) eseguire regolari interventi di irrigazione e concimazione, utilizzando un concime liquido bilanciato da diluire nell’acqua destinata all'irrigazione.

Per conoscere calorie e valori nutrizionali clicca qui

Nessun commento:

Posta un commento