mercoledì 22 giugno 2011

CAVOLFIORE


E’ un ortaggio molto simile al broccolo, sia per valori nutrizionali che per l’aspetto, anche l’uso in cucina è molto simile. Appartiene alla specie botanica “Brassica oleracea var. botrytis capitata” alla famiglia delle “Cruciferae”
La coltivazione si può effettuare in zone fresche sia in pianura che in collina per la  coltivazione  autunnale.
La preparazione del terreno  deve essere effettuata alcuni mesi prima dell’impianto, per dar modo al letame di completare la fermentazione. Tenuto conto che il periodo migliore per piantare i cavolfiori coincide con la fine dell’estate, tale operazione si effettua la primavera precedente.
Per la vangatura del terreno si può utilizzare la motozappa,ma si può anche effettuare a mano se l’appezzamento è di piccole dimensioni. Il terreno va lavorato alla profondità di  30 cm circa,  sistemate il letame maturo 1,5 Kg circa per mq  e ricoprite con uno strato di terra.
La semina in appositi semenzai si effettua  a  giugno,  mentre le piantine vengono trapiantate non appena hanno raggiunto un altezza prossima ai 10-12 cm (dopo circa 30 gg dalla semina). Le piantine (3-4 per mq) devono essere interrate con l’aiuto di un punteruolo con il quale bisogna preparare le buche destinate a riceverle. Interrate le piantine bisogna compattare leggermente il terreno intorno alle buche. Per rendere agevole le cure ed il raccolto le piantine vengono interrate in filari. Lungo il filare le piantine dovranno essere distanziate di  50 cm, mentre i filari tra di loro di 70-100cm, in funzione della varietà di piantine interrate.

In alcune località la semina si anticipa o si ritardata, in funzione delle zone climatiche e del periodo in cui si intende iniziare il raccolto, tra i cavolfiori tardivi molto noto è il violetto di Sicilia con teste grandissime e di colore violaceo.  Anche se il tipico mese per consumare i cavolfiori  è dicembre, si raccolgono da settembre a marzo.
Durante il ciclo colturale sono necessari  i soliti interventi di concimazione,  oltre quella effettuata prima dell’impianto. Bisogna poi provvedere all’eliminazione delle eventuali erbacce ed ai regolari interventi di irrigazione, la cui frequenza dipende dalla stagione e dalla zona climatica. Bisogna intervenire quando il terreno risulta asciutto. Se l’inizio del ciclo produttivo inizia con un fine estate particolarmente caldo e le piantine sono ancora tenere, potrebbe risultare necessario innaffiare anche tutti i giorni, evitando di intervenire durante le ore calde della giornata, innaffiate sempre di mattina presto o di sera tardi, il terreno si conserva umido tutta la notte. Per evitare l’impegno di effettuare l’irrigazione a tarda ora si può sempre realizzare un impianto di irrigazione a goccia, lasciatevi consigliare dal vostro vivaista per il tipo di gocciolatoi ed il tempo di erogazione dell’acqua.

Dal momento del trapianto, per il raccolto bisogna attendere dai 2 ai 3 mesi in funzione della varietà più o meno precoce.   Si cucinano le teste, le foglie tenere e la parte meno dura dello stelo. Oltre ad essere consumati freschi come contorni, i broccoli possono essere surgelati o conservati sott’olio dopo la cottura in acqua e aceto. Contengono svariati minerali e vitamine
Data la consistenza della pianta non si suggerisce la coltivazione in vaso, ma se disponete di spazio sufficiente è possibile utilizzando grandi vasi, con lo stesso procedimento che in campo aperto. 


Grammi    Calorie    Grassi    Carboidrati    Proteine    Fibre    Acqua
   100          25          0,1            5,3            1,98        2,5       91,91

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