Fa parte della specie botanica “Brassica
oleracea” varietà capitata. Appartiene alla famiglia delle “Cruciferae”, chiamato anche cavolo
bianco.
Come aspetto è molto simile al cavolo verza con cui spesso viene
confuso, comunque si differenziano in quanto le foglie della verza sono sempre
più bollose, meno lisce e tipicamente untuose.
Si conoscono molte varietà ortive che si differenziano per precocità di
sviluppo, vigoria vegetativa, forma e colore della testa. Tra i più noti
trovate il cappuccio testa di moro, con le foglie rosso scuro, il cappuccio
cuore di bue, che è una varietà precoce con la testa piccola e di forma conica.
Il migliore e sicuramente il più adatto alla coltivazione nel nostro territorio
è il cavolo bianco , con teste grosse perfettamente tonde, con le foglie
bianchissime.
Nella cucina mediterranea il cavolo cappuccio bianco si consuma sia
crudo che cotto, nel nord Europa si utilizza per la produzione dei crauti
Il cavolo cappuccio non
gradisce i climi siccitosi, mentre lo puoi far crescere bene nei climi umidi e
freddi. Il terreno per la semina non richiede particolari esigenze, purché non
vi siano ristagni d'acqua. Di solito la coltura di questo cavolo precede una
coltura da rinnovo.
La semina varia a seconda
del tipo di cavolo, i primaverili si seminano in agosto-settembre, gli
estivi-autunnali da gennaio a maggio, gli invernali in maggio-giugno. La semina
si dovrebbe effettuare in un semenzaio, ma anche direttamente nell'orto
posizionando le piantine già pronte che trovate nei vivai o nei garden.
Le piantine vanno
posizionate alla distanza di 30-40 cm lungo file parallele distanti circa 70
cm. Il terreno va preparato con una lavorazione
profonda, con una buona concimazione da effettuare con stallatico ben maturo.
Per le piante messe a
dimora nei mesi di agosto o settembre necessitano di frequenti irrigazioni sino
all’arrivo delle piogge, realizzate i solchi in modo tale da lasciar defluire
le acque in eccesso evitando ristagni che possono causare fastidiose malattie.
Riprendete con l’irrigazione nei casi di siccità o notevole caldo.
Parassiti e malattie
In genere teme l’attacco delle lumache,
soprattutto le giovani piante, e delle farfalle cavolaie, le cui larve divorano
rapidamente il fogliame; in genere la coltivazione invernale ovvia anche a
questo problema, visto che il clima inclemente non favorisce lo svilupparsi di
parassiti; se si coltivano invece cavoli primaverili è consigliabile coprirli
con agritessuto o con rete a maglia fine, in moda da impedire meccanicamente
l’accesso degli insetti al fogliame delle vostre piante. In caso di
infestazione già in atto invece provvedete tempestivamente a debellare gli
insetti che potrebbero distruggere l’intero raccolto.
La raccolta inizia in
primavera per gli impianti autunnali ed in estate per gli impianti invernali.
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