domenica 4 settembre 2011

CAVOLO CAPPUCCIO



Fa parte della specie botanica “Brassica oleracea” varietà capitata. Appartiene alla famiglia delle “Cruciferae”, chiamato anche cavolo bianco.
Come aspetto è molto simile al cavolo verza con cui spesso viene confuso, comunque si differenziano in quanto le foglie della verza sono sempre più bollose, meno lisce e tipicamente untuose.
Si conoscono molte varietà ortive che si differenziano per precocità di sviluppo, vigoria vegetativa, forma e colore della testa. Tra i più noti trovate il cappuccio testa di moro, con le foglie rosso scuro, il cappuccio cuore di bue, che è una varietà precoce con la testa piccola e di forma conica. Il migliore e sicuramente il più adatto alla coltivazione nel nostro territorio è il cavolo bianco , con teste grosse perfettamente tonde, con le foglie bianchissime.
Nella cucina mediterranea il cavolo cappuccio bianco si consuma sia crudo che cotto, nel nord Europa si utilizza per la produzione dei crauti   
Il cavolo cappuccio non gradisce i climi siccitosi, mentre lo puoi far crescere bene nei climi umidi e freddi. Il terreno per la semina non richiede particolari esigenze, purché non vi siano ristagni d'acqua. Di solito la coltura di questo cavolo precede una coltura da rinnovo.
La semina varia a seconda del tipo di cavolo, i primaverili si seminano in agosto-settembre, gli estivi-autunnali da gennaio a maggio, gli invernali in maggio-giugno. La semina si dovrebbe effettuare in un semenzaio, ma anche direttamente nell'orto posizionando le piantine già pronte che trovate nei vivai o nei garden.
Le piantine vanno posizionate alla distanza di 30-40 cm lungo file parallele distanti circa 70 cm.  Il terreno va preparato con una lavorazione profonda, con una buona concimazione da effettuare con stallatico ben maturo.
Per le piante messe a dimora nei mesi di agosto o settembre necessitano di frequenti irrigazioni sino all’arrivo delle piogge, realizzate i solchi in modo tale da lasciar defluire le acque in eccesso evitando ristagni che possono causare fastidiose malattie. Riprendete con l’irrigazione nei casi di siccità o notevole caldo.
Parassiti e malattie
In genere teme l’attacco delle lumache, soprattutto le giovani piante, e delle farfalle cavolaie, le cui larve divorano rapidamente il fogliame; in genere la coltivazione invernale ovvia anche a questo problema, visto che il clima inclemente non favorisce lo svilupparsi di parassiti; se si coltivano invece cavoli primaverili è consigliabile coprirli con agritessuto o con rete a maglia fine, in moda da impedire meccanicamente l’accesso degli insetti al fogliame delle vostre piante. In caso di infestazione già in atto invece provvedete tempestivamente a debellare gli insetti che potrebbero distruggere l’intero raccolto.
La raccolta inizia in primavera per gli impianti autunnali ed in estate per gli impianti invernali.

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