Appartiene alla specie botanica “Satureja nepetoides” ed alla famiglia delle “Labiatae”, nota anche come nepetella o mentuccia romana.
Si trova facilmente in pianura come anche in montagna su terreni incolti, perché è una pianta che si riproduce in maniera spontanea su qualsiasi tipo di terreno. Le foglie molto aromatiche con odore persistente e non sempre gradevole( santoregge). La varietà che più si coltiva per l’uso in cucina è la “nepetoides” cioè la vera mentuccia romana, essa spunta facilmente nei posti caldi e ben soleggiati, in qualsiasi zona d’Italia, essa si presenta con foglie meno pelose della varietà selvatica, ma con lo stesso aroma ed un profumo più gradevole.
In cucina si usano le foglie tenere appena raccolte, per aromatizzare legumi, funghi, carne ed altri piatti.
La mentuccia è una pianta perenne, anche se si può riprodurre per seme, si preferisce sempre dividere i cespi per ottenere piante della stessa qualità non tendenti ad inselvatichirsi. Nell’orto o nel vaso si può posizionare vicino ad altre erbe aromatiche, si otterranno foglie profumate con un aroma più dolce.
Si adatta a tutti i tipi di terreno anche se preferisce quelli sciolti , asciutti e fertili. Se si effettua la coltivazione in vaso si consiglia di comprare del terriccio universale e concimarlo con potassio, fosforo e azoto. Da evitare terreni argillosi che impediscono il drenaggio dell’acqua.
L’innaffiatura deve essere regolare 1 o 2 volte a settimana, secondo la zona climatica, avendo cura di mantenere sempre il terreno umido. Bisogna fare attenzione a non bagnare le foglie per non danneggiarle. La concimazione si effettua ogni 2-3 anni in primavera, con concime a base di potassio, fosforo ed azoto, che acquisterete presso il vostro vivaista. Poiché la mentuccia è una pianta che si sviluppa velocemente, è consigliabile eliminare le infiorescenze appena nate, ed annualmente a fine inverno si suggerisce il taglio completo del cespo all’altezza di 3 cm dal suolo, per favorire la nuova vegetazione. Utilizzate sempre una forbice ben affilata per tutte le operazioni di raccolta o potatura. Periodicamente è necessario rimuovere le erbe infestanti e favorire l'ossigenazione del terreno.
La raccolta si effettua da inizio primavera sino all’autunno, periodo ideale se si vuole raccogliere una mentuccia ricca di oli essenziali e mentolo. Le foglie vanno raccolte con tutti i piccioli prima della fioritura e possono essere consumate fresche o lasciate essiccare all’aria per consumarle successivamente in tisane o in cucina.
La mentuccia teme la ruggine, dovuta a picnidi che si installano su stelo, piccioli e foglie provocando dei rigonfiamenti di colore giallastro, frequente in zone con clima troppo umido. Altre malattie sono il marciume radicale e la presenza di funghi, dovuti a ristagni d’acqua. Gli insetti che possono danneggiare la menta sono acari, afidi, coleotteri e lepidotteri, da combattere con antiparassitari.
Per la coltivazione in vaso è da consigliare l’uso dei vasi in terracotta che, essendo porosi, permettono sia al terreno sia alle radici di respirare più facilmente.
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